Esistono circa 200 varietà distinte di rinovirus che durante l’inverno sono sempre dietro l’angolo, pronti a farsi sentire quando meno te lo aspetti. Il risultato? Gli adulti prendono in media tra 2 e 4 raffreddori all’anno.
Facendo due rapidi calcoli passiamo una parte considerevole della nostra vita a starnutire e a soffiarci il naso.
Cos’è il raffreddore
Il raffreddore è una delle malattie più diffuse al mondo, soprattutto nei mesi freddi. È una patologia di origine virale che causa un’infiammazione delle mucose nasali e faringee. Il raffreddore è altamente contagioso, ma non rientra tra le patologie gravi.
Quali sono le fasi del raffreddore
Nell’evoluzione del raffreddore possiamo distinguere quattro fasi:
Prima fase
La prima fase inizia con secchezza della gola, starnuti, naso chiuso e lacrimazione.
Seconda fase
Durante questa fase compaiono una secrezione nasale acquosa (muco di colore bianco), dolori muscolari, mal di testa e, talvolta, la febbre.
Terza fase
In questa fase il muco si densifica e diventa giallo-verde. Il naso si chiude ulteriormente e subentra la tosse con espettorazione.
Quarta fase
La quarta e ultima fase è quella in cui i sintomi si alleggeriscono man mano fino a scomparire.
Quali sono le cause del raffreddore
Il raffreddore è causato da una quantità notevole di virus e questo spiega il perché non si potrà mai raggiungere un’immunità relativa a questa malattia e né mai potremo avere un vaccino che la debelli.
Tra i virus che causano il raffreddore, il più comune è il rinovirus.
Lo sapevi che:
Il rinovirus è stato scoperto dalla Common cold unit (CCU) inglese come causa del raffreddore nel 1956, solo dieci anni dopo la sua fondazione.
Come si trasmette il raffreddore
Il raffreddore si trasmette molto facilmente perché le vie di contagio sono molteplici. Tra le modalità di trasmissione vi sono quelle per contatto diretto (per esempio, se usiamo un bicchiere o una stoviglia utilizzati da qualcuno già infetto) o per via aerea (quando respiriamo le gocce di saliva che le persone infette possono emettere starnutendo, tossendo o anche parlando). Ci si può, infine, contagiare anche toccando oggetti o superfici contaminate (quando le mani che hanno toccato gli oggetti contaminati vengono portate al naso o alla bocca, si dà il via all’infezione).
Nel naso sono presenti dei meccanismi di difesa come il muco che ha il compito di contenere tutti i germi che possono entrare nelle vie aeree e le ciglia vibratili che dovrebbero contribuire ad eliminare le particelle nocive. Una volta entrato nel naso, il virus si lega a recettori specifici che lo aiutano a superare le difese e ad entrare nella cellula da infettare.
Quanto dura il raffreddore? La durata del raffreddore varia dai 5 ai 10 giorni. Superate le due settimane, è opportuno consultare il medico perché potrebbero esserci altre cause che determinino il perdurare della malattia.
LO SAPEVI CHE:
All’inizio degli anni ‘80 si è provato a fare un esperimento con alcuni giocatori di poker per comprendere meglio la trasmissione del raffreddore. Per l’occasione si sono fatti sedere allo stesso tavolo volontari sani con altri raffreddati.
Lo scopo era verificare se parte dei giocatori sani, non toccandosi il viso, riuscissero ad evitare il contagio. Esperimento fallito: i giocatori che non si erano toccati il viso hanno preso il raffreddore nella stessa percentuale di chi, invece, era libero di toccarselo. Gli scienziati si chiedono ancora il perché di questo risultato.
Quali sono i sintomi del raffreddore
Il raffreddore nella maggior parte dei casi non ha complicazioni e i sintomi sono meno severi rispetto all’influenza.
Tra i principali vanno senz’altro citati:
- Congestione nasale
- Dolori muscolari
- Mal di gola
- Mal di testa
- Prurito e secrezioni a livello del naso
- Raucedine
- Sensazione di ottundimento
- Starnuti frequenti
- Tosse (ma non sempre)
Il raffreddore può raramente dare delle complicanze quali:
- Otiti
- Polmoniti
- Sinusiti
Lo sapevi che:
I sintomi del raffreddore sono dovuti essenzialmente alla difesa contro l’infezione da parte del nostro sistema immunitario. Questo accade perché quando una cellula viene infettata dal virus, il nostro organismo libera delle sostanze, i cosiddetti “mediatori dell’infiammazione” (citochine, interleuchine e prostaglandine) che, una volta attivati, provocano sintomi locali e sistemici.
Come curare il raffreddore
Cosa prendere per far passare il raffreddore? Il raffreddore può guarire anche senza uso di farmaci, ma in alcuni casi è possibile ricorrere a farmaci sintomatici quali decongestionanti, antinfiammatori, analgesici, e antistaminici molto spesso combinati tra loro.
Per favorire il decorso del raffreddore sono utili anche l’aerosol, lavaggi nasali, suffumigi che aiutano a liberare le vie nasali favorendo l’eliminazione parziale del muco infetto.
Come supportare il decorso del raffreddore?
In ogni Paese si possono trovare rimedi naturali appartenenti alla tradizione.
Tra questi ricordiamo i classici della nonna come:
- Il brodo di pollo
- Il latte con il miele
- Il succo di limone con il vino bianco
- I suffumigi
Nello specifico, i suffumigi, arricchiti con oli ad azione espettorante, disinfettante e balsamica, possono aiutare ad alleviare il raffreddore. Tra gli oli essenziali più utilizzati vanno menzionati quelli derivanti da piante come:
- Arancio
- Eucalipto
- Limone
- Menta
- Rosmarino
Possono essere d’aiuto anche estratti di alcune piante che hanno proprietà antivirali, immunostimolanti, antibatteriche e antinfiammatorie quali:
- Abete
- Echinacea
- Sambuco
- Tiglio
Raffreddore come curarlo: cos’altro fare e cosa non fare?
Per accelerare la guarigione del raffreddore può essere utile anche:
- Coprirsi adeguatamente prima di uscire
- Evitare sbalzi termici
- Riposare
- Usare umidificatori per gli ambienti
Tra le cose da non fare, invece, menzioniamo:
- Bere alcolici e bevande contenenti caffeina
- Fumare
- Soffiare il naso più volte nello stesso fazzoletto
Lo sapevi che:
L’alimentazione in caso di raffreddore deve essere preferibilmente composta da cibi sani, semplici e facilmente digeribili e accompagnata da molti liquidi, preferibilmente caldi.
Come si previene il raffreddore
Per rispondere a questa domanda basta chiedersi: come si prende il raffreddore?
Per prevenire l’insorgenza del raffreddore in fondo bastano solo poche regole:
- Cercare di tenere le mani lontano dal naso e dalla bocca
- Fare regolarmente attività fisica abbinata ad una dieta equilibrata
- Lavarsi spesso le mani
- Limitare lo stress
- Mantenersi in buona salute
- Evitare di stare a contatto con gente che ha già l’infezione