Nel linguaggio comune la febbre è sinonimo di eccitazione. Peccato che in realtà, lo stato febbrile rimanda all’immagine di una persona che si rigira nel letto preda di un malessere generale. Ma com’è che si dice? Sii amico dei tuoi nemici.
La febbre non va considerata come un’antagonista, ma come una difesa che il nostro organismo mette in atto contro agenti patogeni.
Cos’è la febbre
La febbre corrisponde a un aumento della temperatura corporea oltre i valori normali: 37,2-37,5°C. Quando si ha la febbre? Questa alterazione è causata dalle citochine pirogene (mediatori chimici) che portano a valori patologici il sistema di termoregolazione dell’ipotalamo.
I pirogeni endogeni sono attivati dall’organismo per combattere l’azione di agenti infettivi. La febbre, quindi, è la risposta del nostro sistema immunitario e può rappresentare un sintomo di molte condizioni patologiche. La più comune fra queste è l’influenza stagionale.
Lo sapevi che
Durante la giornata vi sono alterazioni della temperatura: è fisiologicamente più bassa al mattino e più alta al pomeriggio e alla sera.
La temperatura corporea può essere fisiologicamente più alta dopo l’attività fisica, dopo i pasti e nelle donne avere delle variazioni anche su base ormonale.
Quali sono le cause e le fasi della febbre
Perché viene la febbre? La risposta immunitaria a determinate cause scatenanti comporta la stimolazione dell’ipotalamo con innalzamento del setpoint oltre la temperatura normale. La febbre può essere quindi definita un sintomo e non una causa. L’andamento febbrile segue tre fasi:
01. Prodromica:
rappresenta l’inizio del processo febbrile ed è caratterizzata dai brividi di freddo
02. Acme febbrile o fastigio:
non ha una durata ed un andamento stabile ed è la fase in cui si prova caldo e si presentano i dolori muscolari, la cefalea, il battito cardiaco e la frequenza respiratoria possono aumentare.
03. Defervescenza:
durante questa fase la febbre può abbassarsi in maniera rapida o graduale ed è caratterizzata da un’intensa sudorazione.
La durata e le modalità di passaggio da una fase all’altra distinguono le diverse tipologie di febbre legate a specifiche patologie.
La febbre si definisce:
- Continua: la febbre raggiunge una certa soglia e si mantiene costante. Questa tipologia di febbre è tipica di malattie polmonari
- Remittente: la temperatura subisce delle variazioni giornaliere senza mai scendere sotto i 37.5°C ed è una forma tipica delle setticemie e delle malattie virali
- Intermittente: si alternano periodi in cui si ha la febbre a periodi in cui non si ha nell’arco della stessa giornata. La febbre intermittente è causata, ad esempio, da setticemie o da malattie neoplastiche. In altre circostanze come nella malaria, queste oscillazioni si osservano nell’arco di più giorni
- Ricorrente: è caratterizzata da episodi febbrili alternati da periodi in cui la temperatura torna ai valori normali ed è causata da malattie come ad esempio la malaria, infezione da Borrelia
Oltre a questi casi, la febbre può avere un percorso del tutto particolare e può essere causata da malattie infettive tropicali (ad esempio dengue, malaria, febbre gialla).
Lo sapevi che
Esiste un tipo di febbre detta “del viaggiatore”: una forma di gastroenterite causata quando si viaggia dall’uso di acqua contaminata e di cibi crudi.
Quali sono i sintomi che si accompagnano alla febbre?
La febbre può accompagnarsi ad altri sintomi quali ad esempio:
- Brividi
- Malessere generale
- Sudorazione
Tendenzialmente i sintomi sono dovuti alla condizione patologica che ha dato origine alla febbre stessa.
Aumenti moderati e non persistenti della temperatura di base (ossia, tra i 38 e i 40° C) sono causati principalmente dalle infezioni acute e sono ben tollerati da soggetti adulti che godono di buona salute. In ogni caso, è sempre importante tenere la febbre sotto controllo perchè quando si supera una certa temperatura, l’organismo si affatica molto.
Lo sapevi che
Sebbene febbre e colpo di calore vengano spesso trattati come sinonimi, è importante sottolineare che si tratta di due reazioni dell’organismo completamente differenti. Il colpo di calore, infatti, è una condizione patologica causata dall’ipertermia che avviene quando una persona viene sottoposta ad uno stress termico notevole.
Come abbassare la febbre
Cosa fare in caso di febbre? Abbiamo visto che l’insorgere della febbre rappresenta un meccanismo di difesa dell’organismo. Questa risposta immunitaria può, quindi, essere considerata una medicina che il nostro corpo già possiede.
Quando serve è possibile assumere farmaci antipiretici. L’uso di antibiotici, non è appropriato e sono inefficaci se la malattia è causata da un virus.
Qualora la febbre non fosse particolarmente alta, la terapia più indicata è il riposo abbinato ad una dieta leggera e all’uso di abbondanti liquidi.
In situazioni cliniche in cui la febbre è molto alta e si accompagna ad altri sintomi che complicano il quadro clinico (ad esempio meningiti, polmoniti) è opportuno far riferimento al medico.
Per supportare il decorso della febbre può essere utile seguire alcuni consigli pratici:
- Assumere cibi nutrienti
- Bere molto (soprattutto tisane e infusi)
- Far areare la stanza prima di andare a dormire
- Fare bagni di acqua tiepida
- Umidificare l’aria delle stanze nelle quali si sosta
Lo sapevi che
Durante lo stato febbrile è certamente preferibile astenersi dal fumare e bere alcolici.
Come si misura la febbre
La febbre viene generalmente misurata nella cavità orale, ascellare o rettale.
Quella ascellare e sottolinguale registrano una temperatura generalmente più bassa di quella reale, mentre quella rettale si avvicina maggiormente a quella reale.
LO SAPEVI CHE:
Uno dei parametri più importanti per monitorare lo stato di salute di un paziente è la temperatura corporea.