Il raffreddore è uno dei disturbi più frequenti che colpisce adulti e bambini indipendentemente dalla stagione, tanto che per alcuni si può parlare di raffreddore continuo tutto l’anno.
Una comparsa così frequente, oltre che essere disagevole, può far sorgere qualche preoccupazione.
In questo articolo andremo a conoscere meglio questo ostinato visitatore, cosa lo caratterizza, come si comporta, perché è importante alzare le difese immunitarie e come farlo.
Che cos’è il raffreddore?
Il raffreddore comune è il termine convenzionale per indicare un’infezione virale acuta che interessa le vie aeree superiori, i cui sintomi caratteristici sono naso chiuso e rinorrea, starnuti, mal di gola e tosse.
Sebbene le cause del raffreddore ci suggeriscono una realtà condivisa, il raffreddore comune è in realtà un gruppo eterogeneo composto da numerosi virus: sono stati identificati più di 100 diversi sierotipi di rhinovirus.
È possibile ammalarsi continuamente di raffreddore più volte in un mese?
Il raffreddore non è solo comune, ma anche ricorrente.
Ammalarsi spesso di raffreddore, infatti, è piuttosto facile: la trasmissione avviene per via aerea, attraverso starnuti, tosse e saliva, ma anche mani e oggetti contaminati rappresentano una via di contagio. Non solo, il virus sembra in grado di sopravvivere sulla maggior parte delle superfici non porose, rendendo possibile la trasmissione anche senza contatto diretto.
È davvero facilmente trasmissibile.
Oltretutto, considerata la varietà di virus attribuibili al raffreddore (più di cento sierotipi) nel corso di un anno è possibile sperimentare diversi.
A volte un tipo di rhinovirus può proteggere anche contro altre tipologie, per la presenza di anticorpi specifici neutralizzanti indotti da una precedente esposizione allo stesso virus o a uno strettamente correlato, ma le varianti restano numerose.
Infine, quando una persona si raffredda più volte in una stagione potrebbe avere un sistema immunitario non totalmente efficiente. Quando il nostro sistema immunitario è debole, infatti, è possibile incorrere in problematiche di tipo infettivo più di frequente, recidive o ricorrenti con una certa ciclicità.
Quando è necessario preoccuparsi per il raffreddore?
Generalmente il raffreddore non ha complicanze, tende a essere più intenso nei primi due o tre giorni, per poi affievolirsi e risolversi completamente nell’arco di 7-10 giorni. Di solito, si risolve da solo senza particolari strascichi.
A volte, però, l’infezione può diffondersi alle basse vie aeree, alle orecchie o ai seni paranasali e causare complicazioni, come:
- Sinusiti, per sovrainfezione batterica, caratterizzate da secrezioni purulente, di durata oltre 10 giorni e associate anche a dolori facciali
- Otite media: un’infezione dell’orecchio medio i cui sintomi comprendono mal d’orecchio, febbre alta sopra i 38° e riduzione dell’udito
- Infezioni delle basse vie aeree: bronchiti o polmoniti con tosse persistente e mancanza di respiro.
Quanto dura un raffreddore ricorrente non curato?
In generale, il raffreddore si risolve spontaneamente entro i 10 giorni. È pertanto possibile gestire i sintomi in autonomia, ricorrendo in caso di bisogno a farmaci antidolorifici e antipiretici per abbassare la febbre, se presente, e decongestionanti per ridurre l’ostruzione nasale.
Infatti, essendo causato da un virus, e non da un batterio, gli antibiotici non hanno alcun effetto sul raffreddore, si rendono indispensabili solo nel caso di complicanze con sovrainfezione batterica.
Presentando un decorso naturale, dunque, i migliori modi per aiutare il corpo a guarire sono il riposo e possibilmente l’isolamento per evitare il contagio di altre persone.
Come si possono aiutare le difese immunitarie?
Pur essendo un po’ difficile sfuggire al raffreddore comune, abbiamo però un asso nella manica per non farci trovare totalmente impreparati: il nostro sistema immunitario.Una complessa ed articolata rete di tessuti, cellule e proteine che hanno il compito di proteggere il nostro organismo.
Una serie di fattori possono, però, influire sul nostro sistema immunitario rendendoci più vulnerabili, quali: carenze di micronutrienti, l’inattività fisica, lo stress, la perdita dei ritmi regolari di sonno e la disidratazione.
Aiutare le difese immunitarie diventa essenziale per far sì che il nostro corpo sia protetto e pronto a reagire.
Innanzitutto, è fondamentale bere molta acqua, anche durante la stagione invernale, non solo in estate; al fine di conservare un’ottima idratazione dovremmo bere ogni giorno un quantitativo di acqua corrispondente ad un minimo del 3% del nostro peso corporeo.
Inoltre, per garantire un buon funzionamento del sistema immunitario è indispensabile apportare, meglio se attraverso gli alimenti, le sostanze nutritive ed i micronutrienti adeguati. Vitamine e minerali sono fondamentali per espletare tutta una serie di funzioni fisiologiche indispensabili al benessere dell’organismo, e sono quindi in grado di migliorare la resistenza alle infezioni. Un consiglio è quello di variare il più possibile la frequenza degli alimenti, in modo da garantire la presenza di tutti i micronutrienti indispensabili.
In generale, seguire uno stile di vita sano ed equilibrato può essere di aiuto.