Influenza? Preparatevi ad accogliere anche la febbre.
L’influenza è una malattia respiratoria acuta causata da virus influenzali, è considerata una malattia stagionale che si presenta durante il periodo invernale e può essere contagiosa. Quando fa la sua comparsa è accompagnata da sintomi come febbre, dolori muscolari, mal di testa, malessere, tosse, mal di gola.
Che cos’è la febbre e perché sale se siamo malati?
La febbre è uno dei sintomi, o segnale clinico più rilevante, che costringe il nostro organismo a letto.
La febbre si verifica in risposta ad un’infezione e serve al nostro organismo per combattere un processo in atto. Indica, perciò, che il nostro sistema immunitario si sta adoperando per debellare un qualche ospite indesiderato.
Quali sono gli orari in cui sale la febbre?
Tutti noi ci saremo accorti che, quando abbiamo la febbre, la temperatura del nostro corpo non rimane stabile, ma tende a variare durante il giorno.
L’origine di questa variazione dipende dal cortisolo, ormone steroideo prodotto dalle ghiandole surrenali, la cui produzione diminuisce nel corso della giornata.
Livelli elevati di cortisolo sono associati ad una dieta iperproteica, all’attività fisica intensa e a periodi particolarmente stressanti della nostra vita.
Ma qual è il suo legame con la febbre?
Il cortisolo è un potente antinfiammatorio che blocca la produzione di prostaglandine, piccole molecole responsabili dell’insorgenza della febbre. Questo ormone viene prodotto maggiormente nelle prime ore del mattino con un picco tra le nove e mezzogiorno, per poi diminuire nel pomeriggio e nelle ore serali e nella notte.
Ecco che possiamo prevedere gli orari in cui la febbre tende a salire:
- sarà più bassa al mattino e intorno a mezzogiorno
- aumenterà progressivamente nel tardo pomeriggio, la sera e la notte.
Quanti giorni dura in media la febbre in un’influenza?
Quando ci coglie l’influenza, l’unica domanda che risuona nella nostra testa è “tra quanto mi passerà?”
L’influenza si caratterizza per un repentino manifestarsi di sintomi generali e respiratori, regalandoci la sua presenza senza troppo preavviso.
Tuttavia, dopo un’incubazione in genere abbastanza breve, circa 1-2 giorni, i sintomi influenzali durano solitamente sui 3-4 giorni, come la febbre, ma altri sintomi possono prolungarsi per una o due settimane.
Quando si ha la febbre è meglio stare al caldo o al freddo?
Benché la sensazione principale associata alla febbre sia la comparsa dei brividi, pensare di doversi coprire o stare infagottati a letto, questa è una convinzione errata.
Come ormai sappiamo, la febbre è un meccanismo che si attiva per debellare microrganismi che stanno provocando uno stato infiammatorio nel nostro organismo, che, quindi, ha bisogno di disperdere calore.
Perciò, un suggerimento importante è quello di non coprirsi troppo.
Anzi coprirsi eccessivamente potrebbe, invece, contribuire ad aumentare il malessere dell’influenza, in quanto la sudorazione genera spossatezza.
Nella fase in cui emergono i brividi e la sensazione di freddo è più persistente, è consigliabile ricorrere semplicemente al lenzuolo, o se proprio non riusciamo a resistere, ad una copertina leggera.
Quando si ha febbre si può fare la doccia?
Con la febbre fare una doccia non è sconsigliato a prescindere, anzi, una doccia leggermente calda o tiepida, non troppo lunga, può dare sollievo ed essere benefica per il nostro organismo febbricitante.
Quello che non si deve fare è prendere freddo. Evitare di esporsi a basse temperature prima, durante e dopo la doccia, perché gli sbalzi di temperatura potrebbero causare i brividi, che aumentando la temperatura corporea e contribuiscono alla sensazione di disagio legata alla febbre.
Rimedi per abbassare la febbre durante un’influenza
Assimilabili a rimedi naturali per far abbassare la febbre, esistono alcuni consigli pratici.
Il primo è idratarsi, perché uno dei sintomi associati alla febbre è la disidratazione, è dunque importante bere frequentemente.
Rimanere a riposo e cercare di dormire è un ulteriore rimedio che consente al nostro corpo di aumentare le difese immunitarie.
Ad ultimo, è possibile applicare impacchi freddi asciutti come una borsa del ghiaccio da applicare su fronte, polsi e caviglie; può offrire un temporaneo benessere oltre che abbassare la temperatura corporea.
Cosa fare se la febbre non scende sotto i 38 gradi?
Quando la febbre alta perdura anche dopo 2-3 giorni di riposo e corretta assunzione di medicinali, diviene indispensabile interpellare un medico per una valutazione del caso. L’eventualità più comune è che sia subentrata un’infezione batterica che rende necessario un trattamento con antibiotici, anche in questo caso, rigorosamente su prescrizione medica.