Alcuni lo chiamano Covid-19, chi coronavirus e altri ancora semplicemente covid. Tanti nomi, una sola storia dai capitoli molto lunghi e intensi.
Dire che la pandemia di Covid-19 ci abbia messo a dura prova, è estremamente riduttivo.
In questi ultimi anni ci ha colpito su tutti i fronti: a partire dalla salute fisica fino a raggiungere quella mentale. Durante la pandemia, con i lunghi periodi di lockdown che ha comportato, tutti i canali d’informazione, in particolare il web, sono esplosi. Si sentiva il bisogno di sapere ciò che stava accadendo e quali sarebbero potuti essere gli sviluppi. Una lista di domande infinita contro un foglio di risposte lasciato per lungo tempo in bianco.
Oggi il Covid-19, nonostante le sue continue varianti che non smettono di provocare nuovi picchi di contagi, è un nemico che ha scoperto alcune carte basilari. Le perplessità e le domande, però, continuano ad essere molte e ancora adesso ci sono risposte che hanno un finale aperto.
Vediamone alcune, cercando anche di dare una risposta.
Qual è la differenza tra Covid e Influenza?
Al suo esordio il Covid-19 è stato scambiato per una forma influenzale in quanto le due patologie, presentano una sintomatologia simile. Si tratta, infatti, di virus che colpiscono l’apparato respiratorio provocando le manifestazioni classiche delle infiammazioni delle vie aeree:
- Brividi
- Febbre alta e improvvisa
- Mal di gola
- Mal di testa
- Naso chiuso
- Perdita dell’appetito
- Senso di malessere generale
- Sonnolenza
- Spossatezza
- Tosse
Oltre ai sintomi, influenza e Covid condividono il metodo di trasmissione che può avvenire per contatto diretto con cose e persone infette e per via aerea, attraverso la saliva liberata nell’aria dagli starnuti o dalla tosse.
Per cercare di fare un po’ di chiarezza nella confusione delle informazioni che hanno abitato il web dall’inizio della pandemia, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha redatto il documento Q&A: Similarities and differences – COVID-19 and influenza, spiegando le differenze tra i due virus.
L’influenza ha un breve periodo di incubazione mediano (il tempo dall’infezione alla comparsa dei sintomi) e può diffondersi più velocemente del COVID19.
Inoltre, la trasmissione nei primi 3-5 giorni di malattia, o trasmissione potenzialmente pre-sintomatica – trasmissione del virus prima della comparsa dei sintomi – è uno dei principali fattori di trasmissione dell’influenza.
Al contrario, è probabile che ci siano persone che possono eliminare il virus COVID-19, 24-48 ore prima dell’insorgenza dei sintomi, senza però essere un importante motore di trasmissione del virus.
Il COVID-19 può richiedere più tempo prima che le persone mostrino i sintomi e queste possono rimanere contagiose per periodi di tempo più lunghi.
La variante Omicron si diffonde più facilmente rispetto alle precedenti varianti del virus che causano il COVID-19, ma questo tipo di infezione generalmente comporta una malattia meno grave rispetto a quelle causate dalle varianti precedenti, sebbene alcune persone possano presentare un quadro clinico più grave. Un’altra considerazione da fare è che l’influenza ha in percentuale, un tasso di gravità minore rispetto al Covid-19 che, soprattutto, nei soggetti anziani immunodepressi e in coloro che soffrono di malattie croniche, ha una percentuale di mortalità decisamente più alta.
Come distinguere il Covid-19 dall’influenza
Non è possibile distinguere influenza e COVID-19 solo considerando i sintomi perché questi, spesso, sono gli stessi.
L’unico mezzo sicuro per distinguere l’influenza dal coronavirus è il tampone nasofaringeo.